Lo chiamano il quartiere delle cinque vie, il cuore storico di Milano. Un percorso fatto di musei, chiese, siti archeologici risalenti all’epoca romana e bellissimi palazzi storici. Le case, dietro le loro facciate austere, il più delle volte nascondono meravigliosi cortili che con un po’ di fortuna è possibile intravedere attraverso i portoni lasciati aperti. In una di queste strade, in via del Torchio, a due passi dai resti romani di via Circo, è stata recentemente riqualificata una porzione di un immobile in precedenza destinato a ospitare degli uffici.
L’intervento, firmato da L22 Urban & Building, business unit dello studio milanese Lombardini22, si è incentrato sulla realizzazione di sei unità residenziali ad alto livello architettonico. Lo sviluppo di questo progetto ha visto in parallelo la realizzazione di una nuova costruzione e un’operazione di restyling della struttura originale antica.
L’edificio è incorniciato da una corte interna su cui si affacciano una serie di costruzioni storiche, resa accogliente e vivibile grazie all’introduzione di vegetazione e di una nuova seduta in pietra in armonia con i materiali scelti per la nuova palazzina. Il progetto si è incentrato in modo particolare sulla valorizzazione delle facciate: dal punto di vista formale, i volumi sono geometrici e dai tratti essenziali, con ampi balconi e logge che permettono una maggiore vivibilità dell’esterno.

Punto forte del progetto è la realizzazione di un sistema oscurante a tutta altezza che prevede dei frangisole scorrevoli con apertura a libro: una soluzione che permette di schermare l’interno delle abitazioni senza l’ausilio di gelosie, scuri o tapparelle, bilanciando temperatura, isolamento termico e qualità della luce diurna
Dal punto di vista materico, i rivestimenti in pregiata pietra Santafiora, posata secondo un disegno irregolare, si alternano al ferro brunito dei parapetti, al grès porcellanato posato a correre della pavimentazione dei balconi e delle logge e all’alluminio dei serramenti e dei frangisole scorrevoli. Punto forte del progetto è la realizzazione di un sistema oscurante a tutta altezza che prevede dei frangisole scorrevoli con apertura a libro: una soluzione che permette di schermare l’interno delle abitazioni senza l’ausilio di gelosie, scuri o tapparelle, bilanciando temperatura, isolamento termico e qualità della luce diurna. Si tratta di un sistema di persiane a libro con ante sospese tramite appositi carrelli lungo la guida superiore e pattini nella guida inferiore. Una soluzione che garantisce lo scorrimento e l’impacchettamento delle persiane con un ingombro minimo, creando uniformità alla facciata in cui viene inserita e al contempo un gioco di aperture e schermature che rende dinamico l’edificio nel corso della giornata.
Per quanto riguarda la scelta dei serramenti, si alternano grandi alzanti scorrevoli affacciati sulle logge ad aperture e finestre a battente di dimensioni differenti sugli altri prospetti: sono in legno lamellare di pino verniciato bianco e alluminio in tre colori differenti (marrone, grigio marezzato e bianco); i vetri bassoemissivi differiscono in funzione del tipo di finestra. Gli spazi interni, in ognuno dei sei piani, sono stati pensati con una pianta irregolare, concepita come open space, in modo da lasciare ai futuri acquirenti la possibilità di personalizzare le singole unità immobiliari.
Foto di Dario Tettamanzi
RESIDENZA VIA DEL TORCHIO | |
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Luogo: | Milano |
Progettazione architettonica: | studio L22 Urban & Building |
Committente: | Kryalos SGR |
Superficie: | 2.000 metri quadrati |
SERRAMENTI | |
Finestre: | in legno, modello DGQ L/A di Cocif |
Sistemi oscuranti: | frangisole di Metra |
Porte interne: | modelli filomuro di Bertolotto |
Porte blindate: | Alias |